Abbiamo visto gli effetti dell'Impressionismo nell'area meridionale d'Europa, ma cosa accade quando l'onda di sensibilità e di attenta osservazione della luce e del mondo arriva nel nord Europa? Lì l'influenza della celebre Royal Danish Academy of Fine Arts di Copenaghen è notevole, ma anche in questo caso c'è una sorta di desiderio (meno polemico di quelli nostrani, credo) di uscire dagli schemi, e il rigore nordico viene raggiunto dal realismo, il nuovo "bisogno di sincerità" dell'arte, che impone di non fare troppi voli pindarici, ma di trovare il bello, l'edificante o tutto quanto si voglia mostrare, senza bisogno di allegorie, mostrandolo là dove esso si manifesta, e cioè nella vita di tutti i giorni. Il bello, per esempio, si vede in attimi sospesi, in momenti magici che ormai la fotografia ha cominciato a fissare e che l'impressionismo ha insegnato a raccontare.
Albert Gustaf Aristides Edelfelt (Porvoo, 21 luglio 1854 – Porvoo, 18 agosto 1905)
Vilhelms Purvītis (3 marzo 1872, Zaube, Latvia - 14 Gennaio 1945, Bad Nauheim)
Un grande interprete del paesaggio, pittore ed educatore; fonda l' Accademia Lettone dell'Arte e ne è rettore dal 1919 al 1934. Anche lui inizia come realista, si volge verso l'impressionismo e poi anche verso Cézanne e Munch. La sua pittura suggerisce anche un certo gusto Art Nouveau. E 'considerato uno dei più grandi pittori lettoni del XX secolo coi suoi celebri paesaggi che celebrano la natura lettone in atmosfere suggestive, anche dal sapore romantico.
Hans Andersen Brendekilde (Odense, 7 April 1857 – Jyllinge, 30 March 1942) Nel 1877 è educato come pittore di fiori da O.A. Hermansen e lo stesso anno entra alla Royal Danish Academy of Fine Arts di Copenaghen. E' incline al realismo sociale. Molti dei dipinti di Brendekilde sono diventati molto famosi. Ha anche ispirato pittori come i suoi amici Julius Paulsen, Peder Mønsted, Hans Smidth, Paul Fischer, Søren Lund e HP Carlsen.
Skagen, l'isola delle meraviglie
Un interessante gruppo di artisti scandinavi che si radunano nel villaggio di Skagen, (è proprio il caso di dirlo) pittoresco villaggio costiero nel comune di Frederikshavn, sull'isola di Vendsyssel-Thy. Dunque succede anche qui, nella parte più settentrionale della Danimarca, che si formi una “colonia” di artisti (ma in questo caso anche un vero e proprio gruppo di amici) che condividono visione del mondo, gusti e obiettivi. La “villeggiatura” degli Skagensmalerne (I pittori di Skagen) inizia nel 1870 e durerà fino all'inizio del secolo. Skagen è una destinazione estiva la cui natura scenica, l'ambiente, la natura e la comunità sociale attirano gli artisti del nord (anche loro vogliono dipingere en plein air), emulando gli impressionisti francesi. Con una cifra tutta loro, anch'essi studiano la luce, il loro rapporto vibrante con le ombre in certi contesti, quanto il colore sia sufficiente a rendere densità e distanze. Per rigore filologico dobbiamo dire che i membri della colonia di Skagen erano influenzati anche da movimenti cosiddetti realisti come la scuola di Barbizon (per quanto, come abbiamo detto, si possa definire realista). Si staccano dalle tradizioni piuttosto rigide della Royal Danish Academy of Fine Arts e della Royal Swedish Academy of Arts in cui alcuni di loro si sono formati, e sposano le ultime tendenze apprese a Parigi. Il gruppo si riunisce regolarmente alla locanda di Brøndums (ho controllato, esiste ancora oggi e se volete potete prenotare una camera).
Peder Severin Krøyer, Interieur mit Marie Krøyer (1889)
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