i precedenti
L’ Impressionismo è letteralmente "esploso" come la grande novità in Francia; abbiamo visto che tutto accade intorno al 1860. L'onda è sismica, si propaga e sta per scuotere anche gli Stati Uniti, che già dall'epoca romantica hanno aperto canali culturali con l'Europa. Intorno al 1880 iniziano le grandi mostre degli impressionisti francesi a Boston e a Nuova York, che cominciano a conquistare anche il pubblico americano (a quei tempi la corrente andava dall'Europa verso gli Stati Uniti). Però, prima di arrivare a parlare dei veri e propri Impressionisti americani (dove spero di sorprendere i lettori mostrando un po' di dipinti non troppo conosciuti) vanno menzionati alcuni pittori che costituirono i precedenti americani di questa corrente. Dobbiamo infatti dire che se la sorgente è a Parigi, al ritorno in America il gaio ruscello impressionista si mescola con ciò che è ancora vivo del fiume romantico e che nel frattempo ha elaborato una sua strada.
In particolare i due grandi maestri del tonalismo americano: Inness e Whistler. Ognuno di loro aveva viaggiato in Europa, entrando a contatto con i fermenti della pittura francese. A cominciare dai soggiorni parigini di Inness, dove aveva intessuto rapporti familiari con i pittori della scuola di Barbizon, tra cui Théodore Rousseau, Charles-François Daubigny, ma soprattutto Camille Corot. Mary Cassat fu amica e allieva di Degas, Whistler viaggia in Inghilterra, Russia e Francia, dove conosce Henri Fantin-Latour, che lo introduce nel gruppo realista che si riuniva nella birreria Hautefeuille intorno a Gustave Courbet, di cui fu un appassionato allievo. Qui conosce Carolus-Duran, Alphonse Legros, Édouard Manet, Théophile Gautier e Charles Baudelaire, i quali lasceranno un'impronta profonda nella fantasia del giovane James. Homer vive per un anno a Parigi (1867) dove conosce gli Impressionisti senza rimanerne particolarmente influenzato. Anche Eakins vive e studia a Parigi per un periodo (1866).
Chi è un amante del paesaggio evocativo della seconda metà dell'Ottocento, qui di seguito troverà pane per i suoi denti, perché l'America è un paese grande e prolifico che sa amplificare. Le personalità sono tante ma, se vogliamo procedere con un po’ di ordine, non possiamo certo tralasciare la situazione americana poco prima che l'onda impressionista la travolga. Non possiamo semplicisticamente affermare che colonie di americani siano venuti in Europa per “imparare l’arte e metterla da parte” in una terra culturalmente sonnecchiante. L'America a metà del secolo ha già la "sua" tradizione pittorica affermata, dove troneggiano le imponenti figure di Inness e Whistler, maestri del tonalismo.
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e poi quelle del grande narratore Winslow Homer, difficilmente incasellabile in una scuola eppure figura prodromica della figurazione americana.
Mary Stevenson Cassatt (Pittsburgh, 22 maggio 1844 – Château de Beaufresne, 14 giugno 1926) E' lei la prima vera impressionista americana. Viaggia fin da giovanissima, vede i dipinti di Ingres, Delacroix, Corot e Courbet probabilmente durante l'Esposizione universale di Parigi del 1855. Studia arte in Pennsylvania, nel 1866 va a Parigi, ma per le donne l'accesso all'Ecole des Beaux Arts è vietata, quindi si arrangia con lezioni private, diventa brava, poi incontra gli impressionisti. Nel 1877 entrambe le sue opere vengono rifiutate a un'esposizione e per la prima volta dopo sette anni non ha alcun dipinto esposto in luoghi importanti . In questo momento molto critico della sua carriera viene invitata da Degas a mostrare i suoi lavori agli impressionisti. All'esposizione sono presenti con le loro opere anche Degas e Pissarro, che diventeranno colleghi e amici di questa ricca e colta ragazza americana che mostra presto il suo talento.
Thomas Cowperthwait Eakins (Filadelfia, 25 luglio 1844 – Filadelfia, 25 giugno 1916) anche lui nel 1866 è a Parigi. E’ un creativo a tutto tondo: pittore, scultore, fotografo e insegnante, impegolato (probabilmente a torto) in una storia di scandali sessuali con la sua allieva Amelia van Buren. (un po’ di gossip anche qui farà salire le visite al blog?)
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Gli impressionisti americani
Dal 1890 l'impressionismo americano fiorisce in diversi gruppi o scuole di artisti che vivono e lavorano insieme condividendo una visione estetica comune. Abbiamo già visto quanto la corrente romantica abbia pervaso gli americani. Bisogna però dire che questo fermento culturale riguardava prevalentemente le grandi città, e solo in quest'epoca la vita artistica sta per irrobustirsi anche negli stati meno "internazionali" come per esempio il Connecticut, l'Indiana o la Pennsylvania. Nascono vere e proprie “colonie” di artisti in piccole città che fornivano affitti di case e studi a prezzi accessibili e scenari idonei per la pittura. La scelta cadeva su località dotate anche di accessi relativamente facili alle grandi città dove gli artisti potevano fare mostre e vendere le loro opere. Uno dei rappresentati dell’impressionismo americano che non prese parte a nessuna di queste attività collettive è Robinson, ma il fiorire di gruppi porta inequivocabilmente all'emergere dibelle opere e di artisti rilevanti. Per quanto riguarda questa ricca storia d'oltreoceano, di cui conoscevo solo qualche nome, una guida illuminante è stata per me la celebre mostra del 2015 The Artist’s Garden: American Impressionism and the Garden Movement, 1887-1920, promossa dalla Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Philadelphia, che analizzava le varie correnti dell'impressionismo americano.
Hoosier Group
Raduna un gruppo di pittori amanti dei paesaggi dell’Indiana. E' uno dei modi in cui l'America "riscopre se stessa"nello splendore dei suoi paesaggi, forse ancora a tratti eredi dell'epopea romantica , ma decisamente più realisti nei soggetti, ed espressi in quella particolare forma di realismo ereditata dai coins de vie dei francesi. Anche in questo caso, pittura del vero, significa spesso pittura dal vero, quindi all'aperto, come facevano ad Argenteuil.
William J. Forsyth (Cincinnati, 15 ottobre 1854 - Indianapolis, 29 Mar 1935)
Richard B. Gruelle (Cynthiana, 22 febbraio 1851 - Indianapolis, 8 novembre 1914)
Otto Stark (Indianapolis, 29 gennaio 1859 - Indianapolis, 14 Apr 1926)
Theodore Clement Steele (Gosport, 11 settembre 1847 - Brown County, 24 luglio 1926)
Ten American Painters (The Ten) o I dieci è un'associazione di dieci pittori americani impressionisti che nel 1897 danno le dimissioni dalla "Società degli artisti americani" per protestare contro il commercialismo che domina le loro mostre e l'ambiente da "circo equestre" che le caratterizza. La Società si era distaccata vent'anni prima dall'Accademia Nazionale di Estetica sotto le pressioni di artisti come Homer.
Julian Alden Weir (West Point, 30 agosto 1852 – New York, 8 dicembre 1919)
Edward Emerson Simmons (Concord, 27 ottobre 1852 – Baltimora,17 novembre 1931)
John Henry Twachtman (Cincinnati, 4 agosto 1853 – Gloucester (Massachusetts)
Willard Leroy Metcalf (Lowell, 1º luglio 1858 – New York City, 9 marzo 1925)
Joseph Rodefer DeCamp (Cincinnati, 5 novembre 1858 – Boca Grande, 11 febbraio 1923)
Frederick Childe Hassam (Dorchester, 17 ottobre 1859 – East Hampton, 27 agosto 1935)
Julian Alden Weir (West Point, 30 agosto 1852 – New York, 8 dicembre 1919)
Robert Lewis Reid (Stockbridge, 29 luglio 1862 – Clifton Springs, 2 dicembre 1929)
Frank Weston Benson ( Salem , 24 marzo 1862 - Salem , 15 novembre 1951)
Edmund Charles Tarbell (West Groton, 26 aprile 1862 – 1º agosto 1938)Thomas Wilmer Dewing
Negli Stati Uniti il fenomeno impressionista si espande in vari stati. Tra il 1890 e il 1910, l’impressionismo americano prospera nelle “colonie artistiche”; gruppi di artisti affiliati che hanno vissuto e lavorato insieme e condiviso una visione estetica comune. Nascono gruppi a Cos Cob e Old Lyme in Connecticut, a New Hope in Pennsylvania, dove si forma un’aggregazione numerosa nella quale svettano alcuni talenti.
William Langson Lathrop (March 29, 1859 – September 21, 1938)
Arthur Watson Sparks (Washington, 1871 - Filadelfia, 6 agosto 1919)
Daniel Garber (North Manchester, 11 aprile 1880 – Cuttalossa, 5 luglio 1958)
Edward Willis Redfield (Bridgeville, 18 dicembre 1869 - Center Bridge, 19 ottobre 1965)
Frederick John Mulhaupt (Rock Port Missouri, 28 marzo 1871 - 1938)
Paul Cornoyer (St. Louis, 16 agosto 1864 - Gloucester Massachussett, 17 giugno 1923)
Theodore Robinson (Irasburg, 3 luglio 1852 – New York, 2 aprile 1896)
Walter Emerson Baum (December 14, 1884 – July 12, 1956)
Rae Sloan Bredin (Butler, 9 September 1880 – Philadelphia, 16 July 1933)
Morgan Colt (Summit, 11 September 1876 – New Hope, 12 June 1926)
Fern Isabel Coppedge (Decatur, July 28, 1883 – New Hope, April 21, 1951)
Nathan Dunn (Pittsburg, 4 July 1896 - 17 November 1983 )
John Fulton "Jack" Folinsbee (Buffalo, March 14, 1892 – New Hope, May 10, 1972)
Lovell Birge Harrison (October 28, 1854, Philadelphia, Pennsylvania – 1929)
John Wells James Jr. (Brooklyn, February 22, 1873 – Magagnosc, Francia, 8 aprile 1951)
Harry "Tony" Leith-Ross (Saint Pierre, Mauritius, 27 January 1886 – Pineville, 15 March 1973)
Roy Cleveland Nuse (Springfield, 1885-1975)
Mary Elizabeth Price (Martinsburg, W.Virginia, March 1, 1877 – Trenton, February 19, 1965)
Charles Rosen (Reagantown, 28 April 1878 – Kingston, 21 June 1950)
Walter Elmer Schofield (Philadelphia, September 10, 1866 – Breage (England) March 1, 1944)
Henry Bayley Snell (Richmond, September 29, 1858 – New Hope, January 17, 1943)
George W. Sotter (1879 – 1953)
Robert Carpenter Spencer (Harvard, 1 December 1879 – New Hope, 11 July 1931)
Mary Smyth Perkins Taylor (1875 – Germantown, December 12, 1931)
Impressionisti della West Coast
William Wendt (February 20, 1865, Bentzen, Kingdom of Prussia - December 29, 1946, Laguna Beach)
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