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venerdì 19 febbraio 2021

Peredvižniki, arte al popolo

Negli ultimi decenni dell’Ottocento in Russia un gruppo di artisti realisti protesta contro le restrizioni accademiche e forma una cooperativa per mostre itineranti nel 1870, chiamata anche "Compagnia delle esposizioni di arte itinerante". Vogliono portare l’arte nei paesi sperduti della campagna. Vengono subito definiti i Perezìvniki (Itineranti o Ambulanti).
Il gruppo si forma nel 1870 a San Pietroburgo per un'iniziativa di Ivan Kramskoj, che viene definito il leader di questa corrente e di Grigorij Mjasoedov, Nikolaj Ge e Vasilij Perov. Sono dei poeti della pittura, ma il loro riunirsi ha anche un senso politico, in quanto esprime lo scontro tra l'avanguardia artistica del paese per gli ideali democratici e l’arte ufficiale, espressa dall'Accademia russa di belle arti. I Perezìvniki vogliono far uscire l'arte dalle grandi città e dai luoghi di cultura. Portare i dipinti fuori dalle case borghesi e mostrarli nelle campagne, nelle piccole località. C'è già uno spirito democratico, molto "socialista"in tutto ciò, ma il loro intento è quello di educare il popolo all’estetica elevandolo socialmente.

Lo spirito dei Perezìvniki è alla ricerca delle radici popolari e nazionali e ha un carattere sostanzialmente romantico, spesse volte di stampo impressionista (*) , ma gli "Ambulanti" subiscono vari influssi anche dal realismo e partendo da un'arte "di genere" sullo stile della Scuola di Düsseldorf, arrivano ad una forma espressiva carica di rivendicazioni sociali e morali, incarnando un sentimento di giustizia già molto presente all’epoca nella società russa. C’è quindi anche un intento realistico, teso a mostrare le incongruenze della vita sociale, ma c’è anche un intento romantico di indagare la natura e di mettere sulla tela le rivelazioni di questo indagare. La loro arte non mostra solo la povertà, ma anche la bellezza folcloristica della vita rurale; non solo la sofferenza, ma anche la forza d'animo, perfino la forza fisica dei soggetti. Ma soprattutto mostra la naturale meraviglia dei contesti in cui l'essere umano non è presente o è solo di passaggio. E la precisione con cui alcuni dei Peredvižniki (come Šiškin e Polenov) riproducono il paesaggio non è mai solo esercizio tecnico, ma è al servizio di un linguaggio espressivo che a volte è realista e a volte è una risonanza dell'impressionismo francese, o dei macchiaioli (Nesterov e Abram Efimovič Archipov). Nell'arte dei Peredvižniki c’è la risoluta condanna dell’autocrazia russa e il movimento per l'emancipazione del popolo russo viene visto con partecipazione, ma c'è anche una risonanza di un nuovo modo di guardare, che all'epoca attraversa tutta l'Europa. In quest'epoca, l'arte come rappresentazione raggiunge il suo culmine e nello stesso tempo il concetto di rappresentazione è già diventato qualcosa di diverso. 

Nella seconda metà dell'Ottocento, la Russia è stremata e traversata da idee rivoluzionarie. Lo Zar Alessandro prova ad eliminare la schiavitù senza riuscirci. Nonostante tra il 1880 e i primi del ‘900 vi sia stato in Russia un forte sviluppo e la produzione industriale sia cresciuta, le classi più deboli sono vessate e che, dopo tre anni di impegno nella Prima Guerra mondiale (le perdite ammontavano a più di sei milioni tra morti, feriti e prigionieri)  sta per essere trasformata dalla rivoluzione

(*) nota

Una breve nota circa il fatto che alcuni Perezìvniki vengono inclusi in un cosiddetto "impressionismo russo". Pur non disconoscendo che alcuni dipinti ( tra quelli che mostro qui, per esempio, Archipov, Nesterov, Pasternak, per non parlare dei Vigneti a Vico di Nikolaj Nikolaevič Ge), abbiano molto a che fare con gli Impressionisti e anche con i Macchiaioli, mi disturba un po' questo spalmare il termine "impressionismo" un po' ovunque si vedano delle luci nel bosco o delle signore con l'ombrellino. Operazione che, comunque diluisce l'impressionismo e svaluta le altre correnti. Sicuramente l'Impressionismo è uno dei transatlantici dell'arte, e la sua influenza è stata grande, ma mi limiterei ad usare il termine di impressionismo dove c'è una specifica ammissione degli autori riguardo a questa appartenenza.

 

 

 
Vasilij Ivanovič Surikov, Mattina dell'esecuzione di Streltsy (1881)


 
Valentin Serov, Ragazza con le pesche (1887)


Nikolaj Kasatkin, Il bravo nonno (1899)
 
 
Nikolaj Kasatkin, Gli orfani (1890)


Nikolaj Nikolaevič Ge, Vigneti a Vico (1858)

Abram Efimovich Arkhipov, Cortili di Mosca 
 
 
Michail Vasil'evič Nesterov (titolo sconosciuto)


Leonid Pasternak- La notte dell'esame (1895)
 
 
 
Isaak Il'ič Levitan, Nelle vicinanze del Monastero di Savvino-Storozhevsky (1880)

 

 
Isaak Il'ič Levitan, Tramonto con luna (1882)


Ilia Efimovich Repin, Battellieri del Volga (1873)
 

Apollinarij Michajlovič Vasnecov, Il tappeto volante (1880)

Abram Efimovič Archipov, La visita delle amiche (1915)
 
Questo dipintofantastico, nella sua semplicità trasmette un'armonia perfetta. Ha una tecnica a quella dei dei macchiaioli e richiama tanto Sorolla e il suo trattamento della luce. Vedremo Sorolla, straordinario autore di un Impressionismo di matrice spagnola, nei capitoli immediatamente successivi.

 

L’impegno sociale è forse il motivo che ha reso celebre la loro arte anti-aristocratica, ma (dal punto di vista strettamente artistico) a mio parere i Perezìvniki hanno dato il meglio nei dipinti paesaggistici e negli scenari naturali, coniugando il realismo e l’alta definizione della natura con lo spirito romantico che ne indaga gli aspetti spirituali. 

 

Aleksandr Aleksandrovič Kiselëv,  Autunno nel bosco (1874)


Apollinarij Michajlovič Vasnecov, Elegia
(notare l'atmosfera "metafisica" e l'assonanza con Arnold Böcklin, che vedremo tra breve)


Archip Ivanovič Kuindži, Luci della sera
 
 

Abram Efimovič Archipov, Murom (1910)


 
Rafail Sergeevich Levitsky, Il ponte nella foresta (1885 - 1896)


    

Ivan Ivanovič Šiškin, Chiarore nella foresta  (1896)

 

 
Ivan Ivanovič Šiškin, Ruscello nel bosco di betulle

 

 
Ivan Ivanovič Šiškin, Pioggia nel bosco


 
Ivan Ivanovič Šiškin, Fiori ai margini di un bosco (1892-1893)


 
Nikolaj Aleksandrovič Jarošenko, Taormina (1886 circa)


 
Vasilij Dmitrievič Polenov, Il fiume Ote (1883)

 
 
 
Vasilij Dmitrievič Polenov, La prima neve (1891)
 
 
 
 
Vasilij Dmitrievič Polenov, Signora nel parco
 
 
 
 
Vasilij Dmitrievič Polenov, Lo stagno  (1879)

 

Mi scuseranno i lettori se non sono riuscito a recuperare le esatte definizioni e le date di tutti i dipinti, ma la mia voglia di mostrare immagini è più forte della correttezza filologica. I nomi principali (per chi vuol approfondire) della corrente sono:

Abram Efimovič Archipov (Egorovo, 27 agosto 1862 – Mosca, 25 settembre 1930)
Nikolaj Nikolaevič Ge  (Voronež, 27 febbraio 1831 – Ivanovskij Chutor, 13 giugno 1894)
Nikolaj Kasatkin (Mosca,13 Dicembre 1859, Mosca, 17 Dicembre 1930)
Aleksandr Aleksandrovič Kiselëv (1838 – 1911)
Archip Ivanovič Kuindži  (Mariupol', 27 gennaio 1842 – San Pietroburgo, 24 luglio 1910)
Ivan Nikolaevič Kramskoj  (Ostrogožsk, 8 giugno 1837 – San Pietroburgo, 6 aprile 1887)
Isaak Il'ič Levitan (Kaunas, 30 agosto 1860 – Mosca, 4 agosto 1900)
Rafail Sergeevich Levitsky (1847 St. Petersburg - 1940 Leningrad)
Vladimir Egorovič Makovskij (Mosca, 7 febbraio 1846 – San Pietroburgo, 21 febbraio 1920)
Vasilij Maksimovič Maksimov (Lopina, 29 gennaio 1844 – 1º dicembre 1911)
Aleksandr Ivanovič Morozov (San Pietroburgo, 17 maggio 1835 – San Pietroburgo, 28 novembre 1904)
Grigorij Grigor'evič Mjasoedov (Panikovo 1835 - Poltava 1911).
Michail Vasil'evič Nesterov  (Ufa, 31 maggio 1862 – Mosca, 18 ottobre 1942),
Nikolaj Vasil'evič Orlov (Tula, 8 maggio 1863 – Mosca, 5 agosto 1924)
Leonid Pasternak (Odessa, 4 aprile 1862 – Oxford, 31 maggio 1945)
Vasilij Grigor'evič Perov (Tobol'sk, 2 gennaio 1834 – Mosca, 10 giugno 1882)
Vasilij Dmitrievič Polenov (San Pietroburgo, 1º giugno 1844 – Tula, 18 luglio 1927)
Illarion Michajlovič Prjanišnikov (Timašovo, 1º aprile 1840 – Mosca, 24 marzo 1894)
Il'ja Efimovič Repin (Čuguev, 5 agosto 1844 – Kuokkala, 29 settembre 1930)
Andrej Petrovič Rjabuškin (1861-1904)
Konstantin Apollonovič Savickij (Taganrog, 6 giugno 1844 – Penza, 13 febbraio 1905)
Alexej Kondrat'evič Savrasov  (Mosca, 24 maggio 1830 – Mosca, 8 ottobre 1897)
Valentin Aleksandrovič Serov (San Pietroburgo, 19 gennaio 1865 – Mosca, 5 dicembre 1911)
Emilija Jakovlevna Šanks  (1857-1936)
Ivan Ivanovič Šiškin  (Elabuga, 25 gennaio 1832 – San Pietroburgo, 20 marzo 1898)
Vasilij Ivanovič Surikov ( Krasnojarsk, 24 gennaio 1848 – Mosca, 19 marzo 1916)
Apollinarij Michajlovič Vasnecov (Rjabovo (Oblast'-Kirov), 6 agosto 1856 – Mosca, 23 gennaio 1933)
Viktor Michajlovič Vasnecov ( Lop'jal, 15 maggio 1848 – Mosca, 23 giugno 1926)
Nikolaj Aleksandrovič Jarošenko ( Poltava, 13 dicembre 1846 – Kislovodsk, 7 luglio 1898)

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