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Georgia O'Keeffe, From the Lake (1924)
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Abbiamo visto (e vedremo anche successivamente) come l'Europa agli inizi del Novecento sia una vera e propria officina culturale dove l'arte si propaga nei vari
-ismi , che nascono in continuazione (Futurismo, cubismo, astrattismo, raggismo, vorticismo, costruttivismo, suprematismo, dadaismo) come tanti strumenti diversi che suonano un'unica grande sinfonia funebre per l'arte figurativa così come si era praticata fino all'Ottocento. La filosofia e la realtà sociale hanno posto nuove domande alla specie umana, le criticità moderne cominciano ad emergere, e l'arte come semplice strumento di racconto o di esaltazione della realtà non basta più a una classe intellettuale inquieta, che ha come un presentimento dei drammi novecenteschi di cui la Grande Guerra è solo l'inizio.
Ma cosa succede negli Stati Uniti? Abbiamo visto nei capitoli precedenti che l'America ha sviluppato una vita culturale sua propria, che anche se nasce sempre sull'onda di un epicentro europeo, nell'Ottocento ha sviluppato una sua identità ed anche una sua narrativa. In ogni caso, rispetto alle grandi capitali europee (Parigi, Roma, Mosca, Vienna, Berlino) è ancora - di fatto - una "provincia". Deve recuperare un deficit culturale rispetto alle avanguardie europee. Inizia così un movimento di “importazione” di idee e concetti che danno vita a una nuova stagione dell’arte americana. L’inizio della pittura modernista americana può essere datata intorno al 1910. Il termine "modernismo" con cui si definiscono le nuove tendenze dell'arte americana della prima metà del Novecento ha una contiguità con il termine "Modernismo" che i nostri storici dell'arte usano per definire quel fermento culturale-estetico che comincia con il Liberty ee l'Art Nouveau. Comunque, più in generale, si usa in modo generico questo termine per definire tutto il movimento filosofico-estetico che, in linea
con i cambiamenti culturali del suo tempo, nasce dalle enormi
trasformazioni della società occidentale tra Ottocento e Novecento. Dunque, anche il Modernismo Americano si colloca nell'ondata di arrivo del moderno, che negli Stati uniti assume una sua identità: non è un vero e proprio movimento uniforme, ma coinvolge diverse forme espressive. La prima parte del Modernismo dura 25 anni e si conclude intorno al 1935, quando l'arte moderna entra in ciò che Greenberg chiama avanguardia.
il Modernismo ha il merito di portare la modernità al grande pubblico e di emancipare l’americano medio verso le nuove forme artistiche del Novecento. Le arti visive hanno contribuito enormemente alla coscienza di sé e alla consapevolezza del popolo americano. La nuova pittura modernista accende una luce sugli stati emotivi e psichici del pubblico; un'azione fondamentale per la formazione di un'identità americana e per dare uno sbocco moderno alla narrativa nazionale, che avevano saputo costruire così bene all'Ashcan School e nel gruppo The Eight.
La prima metà del XX secolo in America rimane comunque per gran parte segnata dall'esplorazione della nuova espressività artistica nascente in Europa. Molti artisti americani come Wilhelmina Weber, Man Ray, Patrick Henry Bruce, Gerald Murphy vanno in Europa, in particolare a Parigi. Su queste esperienze nascono interessanti tendenze americane, alcune più inclini all’astrattismo, altre legate a rappresentazioni rarefatte dei nuovi scenari americani che sfoceranno nel Precisionismo (che vedremo in un capitolo successivo). Ad aprire questo passaggio verso rappresentazioni più moderne, c'è la mediazione di Alfred Henry Maurer (anch'egli con esperienze europee) che comprende benissimo la lezione formale con cui abbandonare le visioni ottocentesche.
Alfred Henry Maurer, Café in Paris (1901)
Alfred Henry Maurer, Cafe-garden in Paris (1901)
Alfred Henry Maurer, Boats at Wooden Pier (1904)
Alfred Henry Maurer (21 aprile 1868, New York - 4 agosto 1932, New York)
Abraham Walkowitz, Pic nic (1909)
Abraham Walkowitz, The Park (1915)
Abraham Walkowitz, Bathers (1910)
Abraham Walkowitz, NYC (1932?)
Abraham Walkowitz (Tyumen (Rus), March 28, 1878 - New York, January 27, 1965)
Arthur Beecher Carles, Landscape (1921)
Arthur Beecher Carles (9 marzo 1882, Filadelfia, - 1952, Chestnut Hill)
Arthur Dove, Sails (1911-12)
Arthur Dove (vedi il capitolo sul Precisionismo che uscirà prossimamente)
John Marin, Brooklyn Bridge (1912)
John Marin (Rutherford, 23 dicembre 1870 – Addison, 1 ottobre 1953)
Patrick Henry Bruce, Composition VI (1916)
Patrick Henry Bruce (Campbell County, March 25, 1881 – NY, November 12, 1936)
Oscar Bluemner, Morning Light, Dover Hills (1916)
Oscar Bluemner, Last Journey (1927)
Oscar Bluemner, A Situation in Yellow (1933)
Oscar Bluemner (Friedrich Julius Oskar Blümner) (Prenzlau, GER, 21 giugno 1867 - 12 gennaio1938 South Braintree)
è l'artista che "inaugura" l'era del modernismo alla Scuola di New York.
Georgia O'Keeffe, Nature Forms-Gaspé (1932)
Georgia O'Keeffe (vedi precisionismo)
conosciuta
come la "Madre del modernismo americano", figura importante nel panorama americano dal 1920. Ha ricevuto il riconoscimento diffuso per la sua sfida alle tendenze.E'
principalmente conosciuta per la pittura di fiori, rocce, conchiglie,
ossa di animali e paesaggi in cui ha sintetizzato astrazione e
figurazione.
Aaron Douglas, Crucifixion (1927)
Aaron Douglas, From slavery through reconstruction (1934)
Aaron Douglas, The Negro in an African Setting (1934)
Aaron Douglas (26 maggio 1899 – Febbraio 2, 1979)
Pittore
afro-americano, è uno dei più noti e più influenti pittori modernisti
afro-americani. Le sue opere hanno contribuito fortemente allo sviluppo
di un movimento estetico legato alle caratteristiche della cultura
afro-americana patrimonio e della cultura. The Crucifixion, uno dei dipinti più noti di Douglas, è diventato un'icona della condizione afroamericana.
Stuart Davis, L'albero e l'urna (1921)
Stuart Davis, New York Waterfront (1938)
Stuart Davis (Filadelfia, 7 dicembre 1892 – New York, 24 giugno 1964)
un notevole personaggio artistico che vale la pena di abbozzare: figlio di artisti, suo padre era art director del "Philadelphia Press" e sua madre era scultrice, studia a New York con Robert Henri, fondatore del gruppo "The Eight", restando nell'ambito del realismo classico, ma nel 1913 espone 5 acquarelli a una contestata mostra dell' Armory Show nella quale ci sono anche opere di Van Gogh, Picasso, Matisse e Marcel Duchamp. Ama soggetti delle immagini e temi tipicamente statunitensi; vive a Gloucester, nel Massachusetts, poi all'Avana e poi nel Nuovo Messico. Aderisce alle espressioni e alle tecniche pittoriche del suo tempo, fauvismo e il cubismo, di cui spesso realizza una personalissima sintesi: un "fauve" per gli aspetti cromatici delle sue opere e un "cubista" per quelli relativi alle forme e al disegno. Per questo viene considerato come uno dei maggiori rappresentanti del cubismo americano,un nesso tra le avanguardie statunitensi prima e dopo la seconda guerra mondiale. Nel 1928 è a Parigi e nel 1930 si impegna politicament, con l'obiettivo di « riconciliare l'arte astratta con il Marxismo e la moderna società industriale. La sua rappresentazione di oggetti semplici legati al vivere quotidiano,(fin dal 1927), fanno di lui un precursore della Pop Art.
Max Weber, New York (1948)
Max Weber (Białystok, 18 aprile 1881 – Great Neck, 4 ottobre 1961)
Quando il fenomeno modernista arriva in un grande paese come l'America produce molteplici risonanze; per chi fosse interessato alle strade americane, consiglio di curiosare tra le opere di Marsden Hartley, Charles Demuth e Stuart Davis (che incontreremo prossimamente nel Precisionismo), ed inoltre:
Andrew Dasburg (Andrew Michael Dasburg) (Parigi, 4 Maggio 1887 – Taos, 13 Agosto 1979)
Charles Burchfield (Ashtabula, April 9, 1893 – West Seneca NY, January 10, 1967)
James Daugherty 1 giugno 1889, Asheville - 21 febbraio 1974, Weston
John Covert 1882, Pittsburgh, - 1960, New York
Henrietta Shore 22 gennaio 1880, Toronto - 1963, San Jose
William Zorach 28 febbraio 1887, Jurbarkas, Lituania - 15 novembre 1966, Bath
Marguerite Thompson (Zorach) 25 settembre 1887, Santa Rosa - 27 giugno 1968, Brooklyn,
Manierre Dawson 22 dicembre 1887, Chicago - 15 agosto 1969, Sarasota
Arnold Friedman 23 febbraio 1879, Corona, - febbraio 1946, Corona
Beauford Delaney (December 30, 1901 – March 26, 1979)
Charles Henry Alston (November 28, 1907 – April 27, 1977)
Jacob Lawrence (September 7, 1917 – June 9, 2000)
Romare Bearden (Charlotte, 2 settembre 1911 – New York, 12 marzo 1988)
Sincromismo
E' un movimento pittorico astratto o semiastratto, fondato nel 1912 da Stanton Macdonald-Wright e Morgan Russell, due artisti americani che vivono a Parigi. Il movimento comunque ha i suoi sviluppi negli USA. Si colloca all'interno delle imprese moderniste americane con una sua specifica attenzione all'uso del colore, vicina alle contemporanee esperienze elaborate da Delaunay e F. Kupka. La pittura sincromista si fonda su accordi cromatici, ossia sulla sincromia (synchromy), neologismo coniato (in analogia con il termine sinfonia) da Russel. Le loro sincromie, basate su un approccio alla pittura che ha percorso numerosi collegamenti tra il colore e la musica, sono tra i primi dipinti astratti nell'arte americana. IL termine "syncromy" viene spesso usato per come titolo per le opere.
Stanton Macdonald-Wright, Au café (1918)
Stanton MacDonald-Wright (Charlottesville, 8 luglio 1890 – Pacific Palisades, 22 agosto 1973)
Morgan Russell, Homage to Rodin (1910)
Morgan Russell, Synchromy (1914)
Morgan Russel (New York, 25 gennaio 1886 – Broomal, 29 maggio 1953)